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CRR III è in arrivo

All’inizio del 2025 il CRR III entrerà in vigore, comportando significativi cambiamenti nella gestione del rischio di credito, di mercato e operativo

Particolarmente colpito sarà il rischio di credito, inquanto i requisiti del CRR III causeranno per la maggioranza delle banche un aumento graduale dei requisiti patrimoniali ad esso legati. I più esposti saranno gli istituti AIRB (Advanced Internal Rating Based). Queste rettifiche normative avranno conseguenze di vasta portata sia per la gestione della banca che per le segnalazioni:

  • Il previsto “output floor” per i RWA (risk-weighted assets) verrà calcolato a livello di istituto o di gruppo. Questi requisiti patrimoniali obbligatori dovranno poi venir ridistribuiti sulle singole transazioni. Ci si aspettano modifiche notevoli rispetto alla situazione attuale, con effetti sui requisiti patrimoniali e la redditività di vari settori di attività.
  • La riorganizzazione delle classi di esposizione nell’approccio standard crea nuove possibilità di ottimizzazione. L’abolizione di alcune restrizioni nell'applicazione dell’utilizzo parziale permanente (Permanent Partial Use, PPU), per esempio, consente una rivalutazione dell’uso di modelli interni. Per valutare in maniera realistica le complesse relazioni tra classi di prodotto e ponderazione del rischio, saranno necessarie analisi e simulazioni approfondite.
  • Le segnalazioni devono essere in grado di soddisfare i nuovi requisiti regolamentari. A causa della riorganizzazione delle classi di esposizione e dei nuovi criteri per l’assegnazione a queste classi, ci si aspettano anche cambiamenti nella trasmissione di informazioni dai sistemi di core banking fino alla segnalazione.

Per ulteriori informazioni sul CRR III non esitare a contattarci!

Dr. Oliver Kayser-Herold
Partner ed esperto in regolamentazione bancaria
Mail: milano[at]d-fine.com